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Pubblicato: Lunedì, 18 Maggio 2015 17:28
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TOSCANA
La Uila alla Festa dell’Indipendenza del Senegal
di Triestina Maiolo
La Uila Toscana ha partecipato alla Festa dell'Indipendenza del Senegal che si è svolta il 16 maggio al Parco urbano di Montespertoli (Fi).
Per noi è stato un onore esserci e aver patrocinato l’evento, perché crediamo che sia importante portare la nostra testimonianza come sindacato. Spesso queste persone, per difficoltà linguistiche innanzitutto, sono vittime di discriminazioni, caporalato, lavoro nero, sono privati dei loro più elementari diritti. La Uila essendo il sindacato che rappresenta il settore dei lavoratori agricoli, da tempo ha a che fare con lavoratori stranieri grazie ai quali l’agricoltura sopravvive. Per questo dobbiamo esserci come sindacato, perché il sindacato è il luogo dove far valere i propri diritti. E aver partecipato all’iniziativa di Montespertoli per noi significa anche poter allagare l'orizzonte del sindacato laddove ci sono persone che non conoscono neanche cosa sia. Troppo spesso sentiamo la cantilena che il sindacato, subito dopo la politica, è quella cosa di cui si può fare a meno, che non serve a niente. Non è così. Invito queste persone a farsi un giro per vedere cosa succede quotidianamente dentro le nostre sedi. Lo sforzo dei nostri operatori, il lavoro, la tenacia per tutelare tutti i lavoratori e garantire i loro diritti.
Partecipare alla festa è stata una bellissima esperienza e, come spesso accade, le parole non riescono ad esprimere le vere emozioni.
Il progetto avviato mesi fa, di collaborazione attiva con la comunità senegalese in Toscana, ha preso forma. La realizzazione di questo percorso era forse un po' folle, ma avevamo ragione noi, e questo sogno lo stiamo realizzando. Noi, crediamo in un mondo migliore e siamo convinti che la forza, quella vera, quella dell'interazione, può tutto.
Durante la giornata di sabato, con un’esplosione di colori, sapori, odori e sentimenti, mi sono sentita piccola piccola.
Guardare i nostri amici del Senegal, mi portava con i miei pensieri alla vita, al senso delle cose. Guardavo le donne, i loro visi che, nonostante le esperienze dolorose che hanno vissuto, sorridono sempre piene di gioia, piene di vita e mi sono sentita carica di quella gioia di vivere che ti riempie il cuore.
Queste donne mi hanno accolta come se mi conoscessero da sempre, mi hanno coinvolta nelle loro esperienze quotidiane, nelle loro ansie, nelle loro paure ma soprattutto nei loro sogni e nelle loro speranze. Abbiamo parlato di sentimenti, quei sentimenti comuni a tutte le donne del mondo. Al ruolo importante che abbiamo, nelle nostre famiglie, con i nostri figli, nella società.
Ho vissuto una giornata di condivisione, di solidarietà, di semplicità, valori fondamentali nella nostra vita.
Grazie “Badara Ndione” per condividere con noi questo progetto.
Grazie alle donne senegalesi, per avermi accolta, per avermi sorriso e per avermi stretta in un abbraccio che mi ha fatto sentire parte di una grande famiglia.
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